La Costa Rica modello ecosostenibile

La Svezia ? NO, il vero paradiso dell’avanguardia ambientalista è la Costa Rica.

 

Ogni volte che si pensa ai Paesi all’avanguardia nel campo ecosostenibilità, inevitabilmente la nostra mente si concentra su Paesi come la Svezia, sarà l’effetto mediatico prodotto da Greta  Thunberg (https://it.wikipedia.org/wiki/Greta_Thunberg) o sui paradisi delle energie alternative come gli stati del nord Europa (Svezia, Novergia, Finlandia). Invece, con piacevole sorpresa, siamo venuti a sapere che la  realtà non ha nulla a che fare con quelle appena menzionate. Anzi, si trova in un luogo che fa pensare a vacanze e rilassanti giornate in spiaggia, stiamo parlando della Costa Rica.

 

Carlos Alvarado Quesada

 

Poco più di un anno fa, l’8 Maggio 2018, è stato eletto Presidente della Repubblica della Costa Rica: Carlos Alvarado Quesada, le politiche anti inquinamento (già da tradizione decennale in Costa Rica) sono sempre state al centro dell’azione di governo. Il progetto “verde” del neo Presidente Alvarado Quesada è molto ambizioso e impegnativo, ma lui sa di poter contare su una naturale “riserva” di energia idroelettrica e geotermica.

Nel corso dell’anno 2017,  questa energia pulita ha permesso alla Costa Rica di non dover ricorrere a fonti inquinanti per oltre 300 giorni (stiamo parlando dell’ 82% dei giorni di un’anno solare). Un risultato fantastico,  con  l’obiettivo  di arrivare a un sistema a emissioni zero e far diventare la Costa Rica modello ecosostenibile.

 

Problema Trasporti

 

In Costa Rica la più grande fonte d’ inquinamento  deriva dalla rete dei trasporti, per questo motivo il Presidente Alvarado Quesada vuole introdurre nel più breve tempo possibile mezzi ad alimentazione elettrica che gradualmente, andranno a sostituire le vecchie macchine a benzina (leggi il nostro articolo Auto ecologiche in Costa Rica.)

Ma il primo passo da affrontare è relativo al trasporto pubblico e all’ampliamento della rete ferroviaria che dall’ anno 2022 dovrebbe collegare 15 dei 31 quartieri dell’area metropolitana di San José (la Capitale). Il ministro dell’Ambiente della Costa Rica, Carlos Manuel Rodríguez, comunica ufficialmente che entro il 2035 almeno il 70% degli autobus e il 25% delle automobili avranno verosimilmente motori elettrici.

Di pari passo, la Costa Rica procederà con una poderosa opera di rimboschimento trend che è stato generato dalla fine degli anni ’80 del secolo passato,  e oggi il governo punta ad assorbire quella residuale (ma assolutamente inevitabile) percentuale di emissioni inquinanti  grazie al lavoro di “filtraggio e depurazione” che le piante operano regolarmente. Ecco uno dei motivi per cui possiamo dichiarare ” la Costa Rica modello ecosostenibile “.

 

Come ha spiegato il Presidente della Costa Rica, Alvarado Quesada al giornalista Dan Stewart di Time ( Articolo di Dan Stewart per Time ) che lo ha intervistato a Davos nel Forum mondiale dello scorso febbraio 2019, convincere i costarricensi ad attenersi al suo piano non sarà facile: “Innanzitutto, si deve ispirare la gente, la si deve convincere non solo a salvare il pianeta, ma – soprattutto – a salvare se stessa. Ed è nostro compito mostrare con esempi concreti che tutto questo è possibile” (NDR).

 

La Costa Rica modello ecosostenibile

Alvarado Quesada non è un visionario, per intenderci alla Elon Musk, ma un politico, con pregi e difetti e un punto di vista molto chiaro su quelli che sono gli attuali equilibri politici di buona parte del mondo. Ha una laurea in Scienze politiche conseguita in patria e un master in Sociologia dello sviluppo dell’Università del Sussex. Subito dopo la sua vittoria alle Presidenziali del 2018, Jon Henley del Guardian gli domandò di spiegare le ragioni di un risultato così netto (quasi il 61% contro il 39% del conservatore Fabricio Alvarado Muñoz). Alvarado Quesada non esitò a rispondere inquadrando il risultato delle elezioni nel più ampio scenario dei movimenti fondamentalisti internazionali.

A suo modo di vedere, la campagna elettorale di Alvarado Muñoz è stata completamente incentrata su tematiche sensazionalistiche. Incentrate sul limitare per le donne l’accesso all’aborto e per gli studenti quello all’educazione sessuale. Oltre al solito triste cocktail di politiche anti lgbtq: un accanimento che – pur contando sul volatile appoggio dell’opinione pubblica più oscurantista – non produce nessun effetto positivo sull’economia della Costa Rica. Inoltre dice “Credo che la campagna elettorale del mio avversario sia il riflesso di quanto sta accadendo nella nostra area e nel resto del mondo.”

Così come è accaduto in Gran Bretagna con la Brexit, “la gente sta sperimentando questi movimenti che si fanno portavoce di un solo tema o di un’intera agenda populista”. Per fortuna (e, soprattutto, per la salute dei costarricensi) il loro Presidente non è uno che ama le facili soluzioni. Lo sa bene l’  Ing. Jairo Quirós, (ricercatore all’Università della Costa Rica) il quale dichiara che il piano proposto da Alvarado Quesada sulla totale eliminazione delle emissioni inquinanti sarà una sfida durissima e che andrebbe preso con molta cautela perché è “un po’ utopistico”. Tuttavia, conferma l’ Ingegnere, “è di certo un passo nella giusta direzione e, in fin dei conti, l’ambizione è una buona cosa” per far diventare la Costa Rica modello ecosostenibile.

 

 

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